Itinerario di un equilibrista
Monthly House View - Novembre 2024 - Cliccando qui
Novembre sarà il mese del grande cambiamento? In ogni caso, l’elezione presidenziale americana del 5 novembre, che mostra un’America più divisa che mai, potrebbe contribuire a questo.
I rischi sono evidenti:
- Innanzitutto le questioni interne agli Stati Uniti, con una polarizzazione del paese, dove dei rialzi quest’estate il partito repubblicano del Texas ha brandito la minaccia della secessione sostenendo l’idea di un referendum affinché il “Lone Star State” diventi un paese indipendente. Un “Texit” ci sembra inconcepibile. Tuttavia, fino al 1836, questo stato faceva parte integrante del Messico prima di diventare indipendente nel 1845, anno in cui si unì agli altri stati americani.
- Questioni esterne attraverso focolai instabili che si intensificano, come la guerra in Ucraina alle porte dell’Europa, il conflitto in Medio Oriente e le tensioni intorno a Taiwan.
Possibilmente controintuitivo, sembra che una vittoria di Donald Trump, sotto un certo punto di vista, potrebbe placare le tensioni interne ed esterne. Infatti, internamente, il rischio di contestazione dei risultati diminuirebbe e un nuovo episodio della presa del Capitol Hill sarebbe allora escluso. Esternamente, Donald Trump, anche se minaccia di lasciare la NATO e di mettere di fatto l’Europa in una situazione difficile, potrebbe essere un facilitatore per la pace in Medio Oriente. Ricordiamoci che è stato più volte nominato al premio Nobel per la Pace per la sua mediazione tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti che ha portato alla firma degli accordi di Abramo nel 2020 alla Casa Bianca. Oggi, in continuità con questi eventi, Donald Trump mostrerebbe al suo stretto cerchio la sua ambizione di giocare un ruolo determinante nella pace, in particolare in Medio Oriente, e di vincere (finalmente!) il premio Nobel.
È interessante notare che a metà ottobre, il premio Nobel per l’economia ha distinto i tre ricercatori Daron Acemoglu, Simon Johnson e James Robinson per i loro studi sull’impatto delle istituzioni sulla prosperità delle nazioni: hanno dimostrato che un paese dotato di un tessuto di istituzioni sociali e societarie solide ottiene uno sviluppo economico maggiore di una società basata sull’arricchimento di un’élite.
Questo spiegherebbe come gli Stati Uniti, colonizzati dall’Europa 500 anni fa, siano diventati un paese ricco, grazie al loro quadro istituzionale inclusivo.
Tuttavia, considerando l’accelerazione dell’economia cinese, che è diventata la seconda potenza mondiale senza aver abbandonato il proprio modello autocratico, dobbiamo chiederci se, oltre alle istituzioni, la stabilità dei team dirigenziali non giochi anche un ruolo determinante, in particolare quando si tratta di implementare politiche sociali e ambientali a lungo termine. Oggi, quasi 150 paesi nel mondo si sono impegnati per la neutralità carbonica, per la maggior parte entro il 2050-2060. Sapendo che l’alternanza politica potenzialmente avviene ogni due anni negli Stati Uniti (comprese le elezioni di metà mandato), come possiamo garantire continuità e proteggerci dalla messa in discussione di orientamenti cruciali, come all’inizio del primo mandato di Donald Trump, quando decise di far uscire gli Stati Uniti dagli accordi di Parigi?
Per il momento, i mercati finanziari sposano queta idea di continuità e non integrano grandi cambiamenti in vista dell’elezione americana. La nuova “rivoluzione industriale” dell’intelligenza artificiale (IA) è ormai in corso. All’inizio della stagione dei risultati aziendali per il terzo trimestre, il mercato azionario americano stava registrando il suo miglior anno in termini di performance dal 19971! La progressiva riduzione dei tassi rappresenta un ulteriore catalizzatore, mentre il mercato sembra adottare pienamente lo scenario di un soft landing dell’economia.
La vita dei mercati non è però un fiume tranquillo e torneremo in questa edizione su ciò che abbiamo scelto di chiamare “l’itinerario di un funambolo”. Forze instabili agiscono sulla borsa in base alle revisioni dei dati economici. E se, alla fine, tutto non andasse come previsto?
1 - Performance dell’indice S&P 500 a partire da metà ottobre 2024.
Monthly House View, 18/10/2024 – Estratto dall'Editoriale
30 ottobre 2024